giovedì 29 aprile 2010

Ha vinto Marx?

Loretta Napoleoni non ha certo bisogno di presentazioni. Dopo aver letto “Economia canaglia” e “La morsa”, leggo con piacere sul Venerdì di Repubblica della settimana scorsa (23 aprile), un’intervista nella quale l’autrice presenta Maonomics, il suo ultimo lavoro, edito da Rizzoli.

All’indomani dell’apparente “fine della storia”, accompagnata dall’altrettanto apparente vittoria del neoliberismo, Loretta Napoleoni cerca di spiegare la sua provocatoria risposta alla domanda che molti si pongono oggi di fronte all’emergere della Cina: chi ha veramente vinto la Guerra fredda? Ebbene, l’inaspettata risposta è: il marxismo.

Nel dare questa risposta, aggiunge però l’economista, si rischia di essere fraintesi poiché marxismo, per noi occidentali, è spesso sinonimo di marxismo-leninismo e della fallimentare esperienza sovietica.

Pur prendendo necessariamente in esame quelle che sono le storie di sfruttamento della classe lavoratrice cinese, in un paese ancora in via di sviluppo, il saggio racconta la storia recente di una Cina che non conosce recessione, grazie anche al “capi-comunismo”, un modello che ha funzionato meglio di quello occidentale, dimostrando la flessibilità necessaria per trarre vantaggio dai profondi mutamenti dell’economia mondiale.

Nel desolante panorama di un’informazione che si limita a ripetere stanche vulgate sulla globalizzazione e i suoi profeti, i saggi di Loretta Napoleoni ci offrono un originale e stimolante punto di vista su una crisi le cui cause ci sono spesso negate, ma i cui effetti gravano sui nostri giorni.

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